Marco
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da tgcom del 19/05/2004 Cinema, decreto Urbani è legge Provvedimento approvato dal Senato Il decreto Urbani per il rifinanziamento del cinema e la lotta alla pirateria è legge. Il provvedimento è stato approvato dal Senato: a favore la Cdl, contrari Prc, Pdci e Verdi. Si sono astenuti Margherita, Ds e Udeur. Il testo contiene provvedimenti a sostegno del cinema e disposizioni per contrastare la pirateria online: previste sanzioni per chi incorrerà in tale reato sia se commesso a scopo di lucro sia se perpetrato senza tale fine. Il provvedimento, come detto, contiene alcune norme per contrastare la diffusione telematica abusiva di opere dell'ingegno e una serie di interventi a sostegno delle attività cinematografiche e dello spettacolo. Ecco in sintesi cosa cambia. Il testo prevede che l'immissione in rete di un'opera dell'ingegno debba essere corredata da un avviso che informi gli utenti dell'assolvimento degli obblighi previsti dalla normativa sul diritto d'autore. Questo avviso vale come il bollino argentato Siae che compare su cd e dvd in commercio, e quindi i navigatori sul web, in questo caso, potranno scaricare per una copia privata il file contenente l'opera dell'ingegno. Chi invece scarica per uso personale un prodotto privo di tale avviso rischia sanzioni amministrative pari a 154 euro, come prevede la normativa vigente per i diritti d'autore, passibile di un aumento fino a 1.032 in caso di recidiva. Se l'utente immette in rete per uso non personale un'opera protetta dal diritto d'autore rischia sanzioni penali e amministrative, così come previsto dalla normativa vigente. Lo scambio di brani musicali e audiovisivo èconsentito solo a condizione che si tratti di file dotati degli appositi avvisi informativi, previsti dalla legge sul diritto d'autore. In questo modo viene riconosciuta la liceità dell'uso personale. Introdotto un prelievo del 3% per i produttori, destinato alla Siae, sul prezzo di listino dei masterizzatori. Affidato all'autorità giudiziaria il compito di intervento per violazioni per via telematica, come previsto da art.15 della Costituzione. Il decreto convertito dal Senato dà inoltre il via ad una incisiva riforma delle fondazioni lirico-sinfoniche. Tre sono le principali innovazioni: viene abbassata dal 12% all'8% il contributo per la partecipazione dei soci privati alle attività delle fondazioni. L'impegno inoltre sarà biennale e non più triennale; viene inserito il principio che lega il rinnovo della contrattazione integrativa aziendale delle fondazioni all'effettivo reperimento di risorse, nel rispetto del principio di pareggio del bilancio della fondazione. Di tali risorse non potranno comunque far parte i contributi dei fondatori pubblici e privati; si introducono nuovi principi, ovvero un autentico rapporto convenzionale fra Ministero per i Beni e le Attività Culturali e le fondazioni lirico-sinfoniche per l'assegnazione dei contributi. L'assegnazione delle risorse del Fondo Unico per lo Spettacolo per la lirica sarà ora ancorata ad alcuni precisi criteri, tra cui, tra l'altro, la misura dei trasferimenti ricevuti in passato, la capacità di aumentare la produttività, l'entità degli investimenti destinati alla promozione del pubblico anche attraverso un'idonea politica dei prezzi che favorisca in particolare il pubblico giovanile, la valutazione della entita' della partecipazione privata al patrimonio ed al finanziamento della gestione della fondazione. Restano infine stabilite per il 2004 risorse per le attività cinematografiche nel limite di 90 milioni di euro.

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