Siamo in 311.. iscriviti anche tu! Clicca qui e togliti il pensiero   

 

  Autenticazione
Nome utente
Password
Invia dati   
  Menu principale
 
  Foto del momento
 

       
 Novitā  
 
         

 
Ordine e Ricerca
  Per sezione
  Per autore
  Per parole chiave
Cerca

Data Titolo Sezione Autore
03/10/2010 Festa di primavera Serra Morena news Lalu
03/10/2010 Street Hockey: il ritorno news Yago
15/04/2010 Di Aria e di luce news Stefi
01/03/2010 I Franz Levati al Jamaica news Yago
01/03/2010 I preparativi per il grande obrellone news Yago
02/03/2010 OPA Gilda sugli Ombrelloni Spa news Yago
03/10/2010 Il Sito Gildo Nuovo news Yago
02/03/2010 Natale con la Gilda news Yago

Records 11 to 18 of 18
First Previous

 

Titolo : Di Aria e di luce Data : 15/04/2010

Di aria e di luce

Galleria Costanzo Il Labirinto

Via Benvenuto Sangiorgio, 4 Casale Monferrato (AL)

Dal 13 Marzo all’ 11 Aprile 2010

A cura di Luigi Cerutti

Orari di apertura:

Dal Martedì al Sabato dalle ore 09:00 alle ore 12:30 e dalle ore 16:00 alle ore 19:30

Il Lunedì dalle ore 16:00 alle ore 19:30.

Chiuso il Lunedì mattina.

Inaugurazione Sabato 13 Marzo dalle ore 18:00 alle ore 21:00

Per informazioni:

Telefono: 0142 – 79051

E‐Mail: info@labirintoweb.com

La Galleria Costanzo Il Labirinto è lieta di annunciare la mostra personale Di aria e di luce di  Stefania Ricci (Ivrea, 1974).

L’artista di Ivrea espone qui un ciclo di lavori, che dilaga per circa dieci anni dal 2000 ad oggi,piuttosto variegato ed eterogeneo nella forma, eppure assolutamente integro nella sostanza.Di aria e di luce, infatti, risulta frastagliata e compatta. Il raggio luminoso infrange, imbratta arbitrario ed aleatorio l’oggetto. Il sole che irradia l’erba non la evidenzia. Non sottolinea il suo crescere foto sintetico, ma, senza patemi o secondi fini, si sposta sul suolo tracciando il suo corso. È una presenza incompresa e necessaria. Di questa necessità ci parla Stefania Ricci.

Con le sue Anatomie, libere associazioni di dettagli anatomici ad elementi botanici, pone obiezioni ed ipotesi circa la naturalità (dell’uomo). Quello che si riscontra, tuttavia, non è un cocciuto e blando determinismo. Il volontario ritrovamento di una somiglianza, la declinazione del Naturale. Quanto più viene velato, conturbante e lascivo, un ceppo, una libbra del nostro corpo. Un lemma della nostra programmazione. Tutto quello che accade  nell’Anatomia è un gigantesco punto interrogativo.

Questa vena evidentemente ustionata, che non è gusto per la metamorfosi, o voyerismo narrativo, ritorna in tutto il lavoro di Stefania Ricci. Con la fotografia a contatto, le sue erbe e fiori, o così posso supporre che siano, continua a svelare legami e depistare tracce acquisite.

Aggrovigliando una matassa, quella del mistero naturale, che troppo spesso desideriamo dipanare con superficialità.

Il ciclo dei Fiumi, in questo senso, sembra racchiudere l’atmosfera, la tellurica forza del suo lavorio. Quei rettili strisciano, serpeggiano nella terra. Lo stesso corso d’acqua nel quale ti  specchi tu, bella di paese, o nel quale laviamo i panni e ci innamoriamo, ha occhi di fuoco e lingue biforcute. E ci sottosta con amletico silenzio. Questa forza ambigua e latente, sicuramente mal interpretata, fuoriesce come fumo o granello da un vaso.

Questa è Di aria e di luce, un velo impercettibile che ricopre e che ci domanda, che ci sgomenta.

Scarica l’invito

Scarica il comunicato Stampa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sezione : news Autore : Stefi
 

  Immagini e colori di proprietà della Gilda dell'Occhio Crepato - Tecnologia web proprietaria: Lightbeam Last update : 26/04/2024